REGGIO CALABRIA. LA GUARDIA DI FINANZA CONFISCA OLTRE 212 MILIONI DI EURO AD UN IMPRENDITORE INDIZIATO DI CONTIGUITA’ CON LA ‘NDRANGHETA


 — Foto: il Procuratore Capo Dr. Giovanni Bombardieri  —

—  Agenzia di Stampa Agim —

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria
e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con il
coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale
Antimafia, diretta dal Procuratore Capo Dr. Giovanni Bombardieri, hanno
dato esecuzione alla confisca di un ingente patrimonio, costituto da 13 società
di capitali e relativo patrimonio aziendale, quote societarie relative ad una società
di capitali, 11 beni immobili (terreni e fabbricati, tra cui una villa di pregio), 1
autoveicolo, 12 orologi di noti marchi e svariate disponibilità finanziarie (rapporti
bancari e assicurativi) per un valore complessivo di oltre 212 milioni di euro,
nei confronti dell’imprenditore GALLO Domenico cl. ’56 – indiziato di
contiguità alle cosche “PIROMALLI” e “ZAGARI-FAZZALARI”, operanti nel
mandamento tirrenico della ‘ndrangheta reggina.
Il GALLO Domenico, definito da un collaboratore di giustizia “miliardario del
bitume”, è riuscito a creare, nel giro di qualche decade, quella amalgama con
esponenti della ‘ndrangheta, uomini della Pubblica Amministrazione e faccendieri
che gli ha consentito di accaparrarsi l’esecuzione di grandi opere pubbliche,
confermando quanto evidenziato da informative di Polizia sul suo conto, sin dal
lontano 1985, allorquando veniva già indicato quale emergente elemento di
spicco della nuova alleanza tra imprenditoria mafiosa e mondo politicoamministrativo a livello locale e nazionale.
La figura di GALLO Domenico nel corso del tempo è emersa dalle indagini
esperite nell’ambito di numerose operazioni e, nello specifico, “Cumbertazione”,
“Martingala” e “Waterfront”, condotte dal Gruppo Investigazione Criminalità
Organizzata di Reggio Calabria e dallo S.C.I.C.O., con il coordinamento della
Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.
Significativa è la sproporzione tra il profilo reddituale e quello patrimoniale
del nucleo familiare del soggetto d’interesse e, soprattutto, l’utilizzo da parte di
GALLO Domenico di una serie di società direttamente o indirettamente a questi
riconducibili o, comunque, nella sua disponibilità, attraverso le quali ha
illecitamente operato in diversi contesti territoriali sia provinciali, sia nazionali.
Il coinvolgimento del Gallo in contesti di criminalità organizzata per la
commissione di reati di natura economico finanziaria, nonché contro la P.A. era
già emerso, inoltre, nell’ambito di ulteriori importanti inchieste svolte dalla
Guardia di Finanza e dall’Arma dei Carabinieri in ambito nazionale, tra le
quali spiccano le operazioni denominate “Chaos”, “Amalgama”, “Arka di Noè”
e “Red Line”.
Il provvedimento odierno, adottato su richiesta del Procuratore Capo Dott.
Giovanni Bombardieri, del Procuratore Aggiunto Dott. Calogero Gaetano
Paci e del Sostituto Procuratore Gianluca Gelso, prevede la misura di
prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. per 5 anni e
colpisce un patrimonio che non era aggredito dalle precedenti indagini,
confermando, al contempo, la misura di prevenzione patrimoniale del
sequestro dei beni intestati/riconducibili già disposta dalla Sezione Misure
di Prevenzione del Tribunale reggino – presieduta dalla Dott.ssa Ornella
Pastore.
L’attività di servizio in rassegna testimonia, ancora una volta, l’elevata attenzione
della Guardia di Finanza che, nel solco delle puntuali indicazioni dell’Autorità
Giudiziaria reggina, continua a essere rivolta all’individuazione e alla
conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie
illecitamente accumulati dalle consorterie criminali di stampo mafioso, allo scopo
di arginare l’inquinamento del mercato e della sana imprenditoria, con l’intento di
ripristinare adeguati livelli di legalità, trasparenza e sicurezza pubblica.

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